L’altare venne costruito con marmi pregiati tra il 1711 e il 1713 da Zuanne Rossini, veneziano. Forse i due Angeli in alto sul timpano sono opera di Paolo Callaro (1655-1725), scultore veneziano che nel 1713 ha lavorato per realizzare le statue della Chiesa della Salute a Este.
La pala raffigura Santa Tecla che intercede per la città di Este: fu dipinta nel 1631 come ex voto della Magnifica Comunità (il Comune) durante il tempo della peste, da un pittore che la tradizione locale ricordava col nome di “Lombardi”.
Sullo sfondo viene delineato il centro della città di Este come era nel 1630: piazza Maggiore con il palazzo Pretorio, una parte del palazzo gotico scaligero, il monte di Pietà e la colonna Marciana. Santa Tecla è raffigurata come patrona della città e supplica Dio perché non mandi ai cittadini dei castighi raffigurati da fulmini che tiene in mano.
Le lampade votive sono di argento: una dell’orefice vicentino Luigi Merlo realizzata nel 1836 e l’altra dell’orefice estense Giuseppe Cappello, realizzata nel 1856.